IL LOGOS FALLICO. A questo punto Mi fido di Alessandro Giovanardi che insegna all'Istituto Alberto Marvelli e che ho conosciuto in molti incontri sull'arte e lo pregherei per cortesia di fare rendere conto all'ex carrozziere che vuole attuare la paint-art (scusate sono completamente ignorante e non so come si scrive e nemmeno come si legge) che esistono delle regole da seguire nell'arte più che delle eccezioni fra cui c'è la CONQUISTA DEL CANONE che nelle immagini delle figure umane lasciate dalle civiltà preistoriche trova un senso di sproporzione espressiva che riguarda (per piacere Alessandro caro ascolta bene se no non posso fare un buon lavoro) lo SCHEMA CORPOREO tracciato dai bambini per cui gli uomini impegnati nella caccia hanno torsi robusti e spalle larghe, e lunghe braccia per maneggiare le lance; nelle Veneri scolpite (per lo scultore) specie in quelle provenienti dalla regione pirenaica, i caratteri della femminilità e della procreazione sono vistosamente esagerati come per gli arazzi di quella signora che intreccia i fili. Le ampie curve delle sue raffigurazioni, sono simbolo di maternità e di fecondità specie per quella raffigurazione di quella donna vestita di rosso con in mano la coppa dell'amore, che riguarda un immagine votiva della pothia cioè la dea madre mediterranea. (vado bene Alessandro Ramberti??). Poi esiste la DIVINA PROPORZIONE caro Alessandro Ramberti per cui un certo Cennini suggerisce al ex carrozziere di adottare come misura generale il viso, SUDDIVISIBILE IN 3 PARTI e poi suggerisce tramite Viltuvio, Ghiberti, una vera inclusione che è all'interno di un cerchio per un modulo allungatissimo, con il rapporto testa corpo. Alberti poi suggerisce la costruzione di un fitto reticolato in particolar modo a quella signora che ha dipinto (un pavone??) su un dirupo composto da 6 piedi divisi in dieci "unghie" a loro volta divisi in 10 MINUTI per la vita all'interno del quale si colloca l'intera figura. E poi finalmente caro Alessandro Giovanardi esiste la NORMA E VARIAZIONE e qui ti voglio caro Alessandro Ramberti visto che hai asserito che i miei scritti offendono gravemente la sensibilità di alcune persone perché qui si tratta all'alternativa AUCTORITATIS e del gioco delle VARIATIONES offerto dalla realtà. Durer costituisce il caso più chiaro ed appassionante di artista-intellettuale (quale vorrei essere io Marilù!!) che si basa su validissime documentazioni anche attraverso il contatto con i trattatisti seri e soprattutto i matematici perché si DEVE definire oggettivamente una ANTROPOMETRIA ideale adottando diversi sistemi fra cui l'esercizio principale per questa accezione è il nudo atletico virile, ma anche sul corpo femminile, su quello del bambino, su complessioni diverse come l'obesità e l'estremamente magro. Il risultato di questa più che ventennale ricerca caro Alessandro Ramberti (informati meglio per favore) è un trattato serissimo sulle proporzioni del corpo umano (4 libroni che non si possono davvero buttare nei Rusconi) che sono largamente diffusi (anche in biblioteche varie) e c'è persino una edizione in latino che dice (symmetria partium) di noi ossia la proporzione fra le parti ed il tutto. Si parla di Leonardo Da Vinci che poi costruisce una idea dinamica liberata dalla materia inerte con cautele dei trattatisti in merito come Gaurico, Dolce, Vasari sui concetti di grazia che riguarda lo sviluppo scientifico dell'anatomia nella didattica del corpo umano per cui poi si va oltre il canone con studi accademici che riguardano il grottesco che in Goya, Daumier, mostra delle vere e proprie potenzialità espressive della deformazione che rivela il sentimento di crisi e di violenza delle manipolazioni che sollecita il confronto con l'arte etnica e la scomposizione geometrica della realtà di Cézanne che poi sfocia nelle avanguardie di Picasso che fissano un nuovo canone antigrazioso e tagliente partendo dall'analogia di scomposizione col corpo e dall'energia dinamica di Boccioni del corpo come macchina di muscoli in azione. Nell'area culturale poi mitteleuropea l'intervento del corpo umano è ancora più violento perché il riferimento (come quello mio caro Alessandro Giovanardi??) alla psicoanalisi stravolge i volti e le proporzioni fisiche dei personaggi come per Munch e ciò può avvenire oggi (novità??) anche nella scrittura perché NON si deve evitare di rivelare ciò che appare mostruoso, animalesco e persino il disumano. Infatti Schiele indaga il corpo femminile, osservando in parallelo la carica erotica e l'affiorare del male (appunti ed appuntoni spero caro Zamparetti Marco!!). A questi presupoposti importantissimi credo si legherà Bacon, che dopo la 2° guerra mondiale, porta a compimento un percorso di vera e propria DECOMPOSIZIONE della figura, come macabro (addirittura) ed ammasso di carne. E poi zattualmente si ripropone nell'arte caro Alessandro Ramberti (informati dal tuo omonimo Giovanardi per favore) il corpo come MATERIA fondamentale per le performances di Gilbert e George, Beuys, Pane. Quindi sinceramente penso che prima bisogna informarsi meglio in quanto esiste il canone del BILANCIO CONSOLIDATO (ah lo vogliamo sentire questo canone Alessandro Ramberti??) è un DOCUMENTO importantissimo previsto come ENTITA' dal d.lgs 9 aprile 1991 n. 127 che ha recepito che in Italia per le disposizioni IV e VII delle direttive CEE IMPONE tale bilancio agli enti economici costituenti l'impresa madre dove si specifica che c'è una eliminazione della posta partecipazioni se per caso non si facciano cose serie e quindi la Carrozzeria X con ipotesi di capitale di 100.000 euro dopo aver licenziato Y che aveva svolto un lavoro di 10 anni (in supposizione) propone il suo marchio per autovetture o pullmini a noleggio ed in prestito con incluse opere di verniciatura in caso di incidenti e di erosioni della carrozzeria dovute a grandine o alluvioni che sono determinati dall'omogeneità valutativa del danno reale e dalla SIGNIFICATIVITA' INFORMATIVA fornita in questo blog da Marilù in quanto le imprese e le aziende TUTTE si accostano a valori che possano attuarsi concretamente e non ipoteticamente ed investono su quelli. Perciò se in ipotesi quello che scrivo vale 3 volte tanto allora c'è una riconversione del mio lavoro per le carrozzerie con un negozio insieme a Paolo Manzelli che riguarda proprio la proposta di noleggio con marchio a favore della cominità Papa Giovanni XXIII e questo significa la compartecipazione del 5 x 1000 della ricerca cioè 500 euro di investimento su 24 artisti (io mi escludo) = 12.000 euro cioè 1.000 euro al mese per l'assunzione in contratto formazione di 12 (cioè la metà) di carrozzieri per cui 100.000/12.000 = 8% (lasciando da parte il numero periodico) cioè 960 euro + i 500 iniziali = 1.460 euro per un carrozziere formato dopo 2 anni di attività x 8% = 116,80 dopo 10 anni di attività e quindi in scatto di anzianità e compartecipazione statale = 1.676,80 che mi sembrano proprio buoni (o no??) per cui se l'ex carrozziere si è licenziato dopo 10 anni deve avere circa 1.460 x 10 = 14.600 euro x 2% = 292 che gli vengono tolti in quanto è un degno lavoro il carrozziere che riguarda l'arte di sistemare le auto ammaccate e di fornire un buon servizio alla comunità tutta e quindi è un lavoro NOBILISSIMO!!! Noi poi reinvestiamo i 292 x 24 artisti = 7.000 euro x 8% = 560 e come vedete i 500 euro sono aumentati se si fa seria cultura che persino Sangiuliano non può che approvare. Senza fare tanti voli pindarici piuttosto diamoci seriamente da fare!!!
IL TALENTO DI AMARE. Io non conosco ancora molto bene l'amore ed è per questo che a volte non riesco a distinguerlo in mezzo alla gente che incontro lungo la via. L'amore chiede conto a ciascuno dei doni che egli affida, attraverso intuizioni convincenti o meglio postulazioni assunte come principi di dimostrazione o ancora testimonianze degne di fiducia. L'amore è una rivelazione di qualificazione che viene scritta nel mondo e nella storia, ma io non ho nessuna qualifica per poterlo dimostrare perchè sono una semplice viandante continuamente in cammino. Io però mi sono lasciata trasportare da una parola chiave che è la parola talento che era una unità di misura che riguarda la Chiesa in cui la manifestazione della Fede è una norma di credibilità del valore che non è proprio ma è di una funzione di una totalità che si esprimono nell'adesione a Dio con specifico riferimento del Cristo fatto uomo nell'accezione di proposizioni o dogmi o istanze che li definiscono. L...
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