IL TALENTO DI AMARE. Io non conosco ancora molto bene l'amore ed è per questo che a volte non riesco a distinguerlo in mezzo alla gente che incontro lungo la via. L'amore chiede conto a ciascuno dei doni che egli affida, attraverso intuizioni convincenti o meglio postulazioni assunte come principi di dimostrazione o ancora testimonianze degne di fiducia. L'amore è una rivelazione di qualificazione che viene scritta nel mondo e nella storia, ma io non ho nessuna qualifica per poterlo dimostrare perchè sono una semplice viandante continuamente in cammino. Io però mi sono lasciata trasportare da una parola chiave che è la parola talento che era una unità di misura che riguarda la Chiesa in cui la manifestazione della Fede è una norma di credibilità del valore che non è proprio ma è di una funzione di una totalità che si esprimono nell'adesione a Dio con specifico riferimento del Cristo fatto uomo nell'accezione di proposizioni o dogmi o istanze che li definiscono. L'amore prevede una scelta quotidiana, una progettazione continua che dia senso alla nostra esistenza. Avere fiducia nell'amore è scoprire la nostra autenticità con un atto libero che comporta ragionevolezza specie nella coerenza con le esigenze fondamentali della spiritualità e razionalità umana. L'amore va vissuto in maniera completa e compreso in forma pre-riflessiva per determinare l'evoluzione della teologia nel continuo impegno del confronto fra varie posizioni culturali del suo valore umanistico o che tendono a risolverlo in forme di alienazione psichica e sociale o comunque in atteggiamenti irrazionali. Per le nuove forme di apprendimento anche a livello teologico si usa un feedback dell'ascolto delle nostre parole sulla base dell'impulso di ritorno rappresentato dalla reazione di chi ascolta. Nel processo di apprendimento il talento latente si esercita con una graduale conoscenza dove si ha in 1° luogo il saluto dell'AVE che esprime in sé di per se già un valore di Grazia plena con la conoscenza dei risultati di una ripetizione che di volta, in volta fa affiorare il dominus (anche inteso come dominio) tecus di cui il frutto si riscontra nella Comunione eucaristica da dove si ha una comunicazione di ritorno che contribuisce a regolare l'atteggiamento successivo del soggetto. In base a questo dato di fatto, poi si passa alla misurazione dell'incertezza e del dubbio determinata dal segnale fructus in mulieribus (cioè frutto di un grembo materno) che dà l'imprinting che poi viene codificato e trasmesso al destinatario che lo decodifica in ora pronobis peccatoribus nunc et in ora nostre mortis cioè una intercessione mediatrice femminile dove l'anima si eleva senza interferenze, invadenze, influenze, ma in maniera semplice e compatta con il significato della preghiera dove la preghiera stessa è un talento. In questa maniera possiamo avere una illuminazione alla nostra ridotta intellegibilità del messaggio per la sua perdita di importante valore nello scopo pratico e nel linguaggio interpretativo. Questo metodo vale per la memoria, per le parole che formano il messaggio della santità del Mater dei di generazione della vita che si esprime nello slancio e nella motivazione affettuosa e coinvolgente. Io non conosco molto bene l'amore, ma ho deciso di lasciare aperto il mio cuore perchè possa di lui essere permeato e perchè io senta i suoi rintocchi sulla via del mio migliore e buon predicato. 

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