I MODULO DEL LOGOS. (bozza) Considerazione estetica - ACCENTO - Metrica particolare ritmica che aumenta l'intensità sonora su alcune sillabe del verso; e coincide, di norma, con l'accento tonico di alcune parole che costituiscono il verso stesso. Questo risulta allora dall'alternarsi (ritmo) di sillabe toniche (accentate) e sillabe (atone) non accentate), oltre che dal numero di sillabe che lo costituiscono, dalle pause e dalle cesure e qui si cura l'ICTUS perché c'è una posizione definita di ICTUS. Và l'on-da dè des-tini dov'io son vol-gente del comparar m'io = Piani paralleli NON in RMN per gradienti di selezione che consentano di eccitare e rivelare il contenuto di tessuti presenti in piani fisici orientati secondo l'obliquità voluta, ma esiste una tecnica meno conosciuta che è la distribuzione radiale degli strati, che utilizza gli stessi concetti dei piani multipla ed è affetta dagli artefatti definita CROSS-TALKING ed è l'ALLITERAZIONE vie...
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Visualizzazione dei post da aprile, 2024
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IL LOGOS. Cara Giovanna Scarca, Mi devo fidare di te, per il fatto che stiamo facendo un esercitazione logopedica. Allora per esempio per piacere prenditi lo scritto dell'educatrice di Papa Giovanni XXIII e guarda se ha rispettato o meno la CLAUSOLA cioè una chiusura ritmica di una frase o meglio nel suo caso di parte di frasi che si fonda su particolari sequenze di sillabe lunghe e brevi e qui occorre un bravissimo professore di latino (per favore) per il termine CURSUS, che si basava sulla successione di sillabe TONICHE e atone per esercitare il suo logos. Più tardi poi in epoca moderna (spero ci siano logopedisti) la clausola (anche a livello giuridico spero) indicava semplicemente (tipo elencazione) il verso e l'emistichio finale di una strofa, oppure, nella prosa come quella dell'educatrice di sostegno un elemento conclusivo di supporto a DSA o alessia. Facciamo l'esempio concreto? A- MORE - RE- MORA - MORALE- RAMI- FI- CA- TA-TA- (ripetizione finale doppia marcat...
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IL LOGOS FALLICO. Sempre a livello di critica letteraria mi fido di Scarca Giovanna che sia lei a capire se per esempio nelle poesie del poeta omonimo di Alessandro Ramberti con la barba e la sciarpa che leggeva da una agenda arancione, ha per caso o meno rispettato l'alcàica cioè una metrica costituita di strofe da 4 versi formati da 2 endecasillabi (tripodia giambica catalettica + DIPODIA dattilica) , un enneasillabo (pentapodia giambica catalettica) e un decasillabo (dipodia dattilica + dipodia TROCAICA) usata dal poeta Alceo di cui esiste un preciso schema fonetico per cui poi Orazio introdusse nel poema latino che la cesura degli endecasillabi cadesse dopo la 5° sillaba. Quindi esiste una precisa metrica e questo vale anche per quella signora che ha fatto una poesia sull'alluvione in Romagna che NON è riuscita per niente a rispettare l'alcmanio cioè un distico costituito da un esamero dattilico e da un TETRAMERO dattilico catalettico, per metrica barbara con versi for...
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IL LOGOS FALLICO. A questo punto Mi fido di Alessandro Giovanardi che insegna all'Istituto Alberto Marvelli e che ho conosciuto in molti incontri sull'arte e lo pregherei per cortesia di fare rendere conto all'ex carrozziere che vuole attuare la paint-art (scusate sono completamente ignorante e non so come si scrive e nemmeno come si legge) che esistono delle regole da seguire nell'arte più che delle eccezioni fra cui c'è la CONQUISTA DEL CANONE che nelle immagini delle figure umane lasciate dalle civiltà preistoriche trova un senso di sproporzione espressiva che riguarda (per piacere Alessandro caro ascolta bene se no non posso fare un buon lavoro) lo SCHEMA CORPOREO tracciato dai bambini per cui gli uomini impegnati nella caccia hanno torsi robusti e spalle larghe, e lunghe braccia per maneggiare le lance; nelle Veneri scolpite (per lo scultore) specie in quelle provenienti dalla regione pirenaica, i caratteri della femminilità e della procreazione sono vistosame...