SEGRETI DI GHIACCIO - Finché non decidiamo di cambiare interiormente, finché non lavoriamo sulla nostra mente, niente al di fuori di noi cambierà e tutte le giornate saranno monotone e prive di senso. Eppure, i cambiamenti interiori sono incredibilmente semplici da realizzare, perché la sola ed unica cosa che dobbiamo cambiare sono i nostri pensieri. Quello che diciamo a noi stessi con i nostri pensieri può scatenare un vero e proprio inferno. La nostra mente elabora le informazioni in maniera sia conscia che inconscia. Il subconscio è quella parte della mente di cui non siamo consapevoli; dirige il sistema nervoso autonomo, sia controllando tutte le funzioni corporee involontarie, sia archiviando le esperienze sotto forma di memoria. La parte più profonda della mente è anche responsabile dell'intera gamma dei nostri sentimenti, opinioni, abitudini e soprattutto e più di tutto dell'immagine che abbiamo di noi stessi e dell'intuito e delle impressioni che ci facciamo sulle cose e le persone che incontriamo durante il nostro percorso di vita. Si dice che ogni pensiero conscio contribuisca alle costruzioni nascoste del subconscio per cui è veramente il caso di usare l'espressione."Quello che metti dentro e da cui ti fai condizionare o convincere è anche quello che potresti realmente ottenere e quindi devi stare particolarmente attenta a quello che pensi!" Per tale motivo Julia aveva deciso di provare il metodo "STOP" proposto da Levy nel suo libro per evitare (come diceva lui) che ciò che ci ripetiamo e ciò che pensiamo possa verificarsi abbastanza spesso nell'ambiente che ci circonda ed anche nel mondo possa diventare automatico e meccanico. Guardando la rassegna stampa Julia difatti diceva fra sé e sé "Non c'è mai nulla di nuovo sul fronte degli accordi per la pace, ed anche se uno statista dice che sarebbe pronto a ritirarsi dalla gestione governativa per fare in modo che il suo Paese possa trovare con il nemico attraverso i negoziati con l'America e l'Europa accordi di pace non ci si crede poi più di tanto così come si comprende che i negoziati sono un percorso in salita nel rilascio di ostaggi e di prigionieri e nel riuscire a mantenere una tregua, perché non pare esserci mai tregua per il genere umano e quindi viene più spontaneo dirsi "Ecco di nuovo i soliti bollettini negativi di guerra e nessuno è più forte di quello che fa credere agli altri con le sue incursioni armate a destra o a sinistra e la sanguinosa guerra non riesce a contenersi e tutti come la Germania che ha fatto vincere l'estrema destra con il fine di sentirsi più potente nel contrastare il terrorismo migratorio non hanno il coraggio di sfidare le superpotenze di Russia ed America dove ci sono in ballo miliardi di milioni di motivi per riuscire ad entrare fra chi dirigerà il gioco per poter avere accesso come in Congo alle ricchezze delle terre rare, dei  minerali, del gas e delle energie del  nucleare, veri motivi per cui si combatte oltre che per le conquiste di zone geo-politiche di rilievo strategico per il controllo delle esportazioni e dei flussi migratori. Nessuno riesce a dire "STOP" perché ci sono cose che sono più grandi di noi e quindi per questo noi diventiamo come dei Don Chisciotte che non vincerà mai contro i mulini a vento perché il vento soffia dove vuole e si ferma dove più gli conviene" (Giovanni). Infondo, anche Julia lo ammetteva anche lei si sentiva come una piccola formica che poteva essere schiacciata da una guerra, che non si sentiva mai completamente libera di esprimere i propri pensieri a voce alta e che se ne dovrà rimanere chiusa in un costernato silenzio quando invece intorno vorrebbe trovare parole di rassicurazione e conforto, una qualche voce di incoraggiamento, ma sa bene che persino il pensiero papale non è più un germoglio e che si è maturato e che potrebbe dimettersi per le sue precarie ed infauste condizioni di salute per cui anche il tronco portante dell'intero vitigno ecclesiale si piegherà sotto il peso di questa croce. L'indomani mattina ci potremmo trovare davanti ad un morente e comunque dover accettare che questo è un destino comune a tutta l'umanità ed anche se ciò ci fa salire il groppo in gola comunque dobbiamo saper ascoltare il sussurro di quel don Gaspare quando morente disse a don Giovanni Merlini "Padre, conviene sempre fare la volontà di Dio e farla nonostante tutto con un accenno di sorriso anche se il corpo e la mente sono distrutte dalla malattia; la preghiera poi darà i suoi buoni frutti spirituali ed in questo credono le persone sapienti" Qui entra in gioco come in molti ambiti uno strano ed inatteso fenomeno; una tendenza all'astrusità, alla pregnanza di significato, al mistero. La fascinazione a farci trascinare da cose incomprensibili, ma al contempo allettanti e lusinghiere come quelle di cambiare il soglio di Pietro, cambiare Zelenscki con qualcun altro per fare in modo che la verità si manifesti, perché spesso nel momento in cui non riusciamo a comprendere il da farsi e l'atteggiamento da prendere in una scelta qualsiasi che sia personale, nazionale o internazionale ci convinciamo fin troppo frettolosamente di avere a che fare con geni insuperabili, superuomini ed eroi della situazione che salveranno la terra dal delirio delle guerre, quando in realtà è molto problematico capire che siamo noi con la nostra predilezione, simpatia o attrattiva a farci sedurre da ragionamenti ingenui e superficiali per una serie di elucubrazioni contorte che ci fanno sperare che anche i crudeli possono tramutarsi in agnelli quando è il momento di arrivare a soluzioni vantaggiose attraverso leggi lapalissiane che non possiamo più permetterci di disdegnare date le ingenti perdite di risorse sia umane che materiali che sono già state sperperate per le guerre e le conquiste. Noi abbiamo alle spalle diversi decenni dedicati all'infelice ricerca del potere e della ricchezza da parte di statisti o meno per uno status sociale che non è altro che dettato dal desiderio inconscio di attirare l'attenzione di un pubblico distratto e molto più interessato egoisticamente e narcisisticamente alle proprie sorti invece di quelle della massa e sinceramente Julia se lo chiedeva ogni giorno se usando le ansie di un conflitto, di perdite come se fossero dei cubetti di ghiaccio da mettere nel cocktail delle nostre esistenze poi si sarebbero congelati anche i nostri sentimenti al punto da non volere nemmeno più ascoltare ciò che ci fa bene e nemmeno di saper apprezzare così come dovremmo ciò che ci nutre e che ci guida e ci permette di non offuscare la mente e di indurire il cuore fino al punto di bloccarlo arrestando il vero respiro della vita: la sua poesia. 

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